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"Nelle giornate invernali, quando tutto era silenzioso e addormentato e il freddo entrava nelle ossa, le mie mani frugavano tra le emozioni al bollente calore di una tazza di caffè. Da questa finestra, decorata di foglie e tramonti, intravedo il cancello lontano oltre il quale si trova il mio giardino. Giardino perenne, di alti e possenti alberi dalle foglie verdi, a volte ingiallite dal gelido freddo, sospinte dal vento; d'incantati fiori, che dipingono il cielo grigio con i colori dell'arcobaleno; di sassi grigi e bianchi che fanno da letto al limpido ruscello che scorre sotto la Casa, tra pioppi e betulle, olmi e millenarie querce. Ogni tanto dimentico di scrutare oltre quel cancello chiuso e mi perdo tra nuvole di pioggia e rugiada capaci, però, di insegnare che la vita non è un miraggio, ma un meraviglioso viaggio." (Erica Gavazzi)